Da Montenerodomo a Gamberale
Presso l’antico borgo di Montenerodomo meritano una visita i resti delle mura ciclopiche poligonali costruite con pietre a secco. Si tratta della testimonianza dell’insediamento sannitico prima che il centro fosse spostato nella pianura di Juvanum.
Ci si rimette in cammino da largo XXV Aprile, seguendo la SP132 in direzione sud, si esce dal paese. In corrispondenza del tornante si svolta a sinistra verso Marangola e a distanza di 100 metri si mantiene la destra al bivio. Si prosegue su via Verdi per raggiungere p.zza Belvedere da cui si gode una vista panoramica sulla valle del Sangro da un lato e Aventino dall’altro.
Si prosegue il cammino su via Brigata Maiella fino ad incrociare nuovamente la SP132, che si percorre ancora per 100 metri in direzione sud per poi abbandonarla svoltando a destra al bivio. Da qui si cammina per 1.6 km, ed una volta giunti alla biforcazione si può decidere se continuare a destra per altri 2 km su una strada più panoramica o svoltare subito a sinistra per riagganciare il percorso dopo appena 700 metri, al termine dei quali si gira nuovamente a sinistra.
Lasciandosi alle spalle la località Lago Saraceno di Montenerodomo, si prosegue dritto per 900 metri finché, giunti al quadrivio, si gira a sinistra. Da qui si prosegue in direzione di Pizzoferrato (1251 m), e dopo aver superato le contrade Casale Fortunati e Casale Greci, si arriva in paese. Da piazza San Rocco si procede su corso Garibaldi per salire sulla rupe e fare una prima sosta presso il pianoro attorno a Villa Casati, dove una lapide ricorda quel luogo come teatro dello spietato conflitto a fuoco tra i tedeschi ed una banda partigiana, scontro dove il Maggiore Lionel Wigram perse la vita.
Continuando a salire si fa visita alla chiesa di Santa Maria del Girone anch’essa protagonista della battaglia del 3 febbraio del 1944, come ricordano i colpi d’arma da fuoco sull’abside. Una sequenza di scalini conduce al belvedere dove è possibile godere del panorama che si apre sulla propaggine meridionale della Majella con i monti Pizzi, e sulla valle del Sangro ed i monti del Molise. A 3 km dal paese di Pizzoferrato, su un altopiano del Monte San Domenico, si trova la frazione Valle del Sole (1492m) un villaggio turistico da cui partono diversi sentieri tra boschi di querce, abeti e faggi.
Una piccola chiesa rurale, dedicata a San Domenico, è stata edificata nei pressi di una grotta dove si venerava il santo. In quest’area sono inoltre presenti una pista da sci ed una di fondo. Si riprende il cammino da piazza del municipio a Pizzoferrato scendendo in direzione sud-ovest su via San Rocco e proseguendo successivamente per 3 km sulla SP164 verso Gamberale (1343 m). All’ingresso del paese c’è la Chiesa parrocchiale di San Lorenzo di origini settecentesche.
In piazza San Lorenzo osserviamo Casa Pollice risalente al XVI secolo, la residenza è stata miracolosamente risparmiata dalle mine dei tedeschi in ritirata. In cima al borgo il Castello Baronale, la struttura è costruita in stile medievale, molto probabilmente sui resti di una chiesa. La fabbrica ha subito diversi restauri sia a seguito della distruzione della II Guerra Mondiale sia del terremoto del 1984. Il comune di Gamberale si trova immerso nel Parco Nazionale della Majella, nel comprensorio dei Monti Pizzi, è l’ultimo comune della provincia di Chieti che si incontra sul cammino.